I borghi colorati italiani stimolano la fantasia e regalano emozioni. Sembrano usciti dal pennello di un artista: difficile non innamorarsene.
Ma quali sono i borghi della nostra Penisola che regalano ai visitatori tinte e sfumature da cartolina?
Ecco una selezione di 15 borghi.
Sorge su una delle isole più importanti della laguna di Venezia ed è uno dei borghi più belli e singolari del Veneto. Famosa per le case dei pescatori dai colori vivaci, che pare fossero di differente colore per essere facilmente individuabili per i pescatori di ritorno dalla pesca, Burano è borgo di ristoranti informali che servono svariate specialità di pesce della laguna.
Il Museo del Merletto illustra lo sviluppo della lavorazione del merletto nell’area, importante attività artigianale dell’isola. Da non perdere una passeggiata nelle sue botteghe per fare qualche acquisto.
Ai colori della sua straordinaria palazzata, al suo pittoresco porticciolo, alla basilica di Santa Maria Assunta, ai suggestivi vicoletti del suo borgo antico e al castello della Dragonara, Camogli unisce la sua grande tradizione marinara, che raggiunse l’apice del suo prestigio marittimo intorno alla metà del XIX secolo, quando questa terra diede all’Italia migliaia di capitani di mare, centinaia di macchinisti navali e tanti, tantissimi bastimenti.
Per calarsi al meglio nella cultura di Camogli, conosciuta nel Mediterraneo come “la città dei mille bianchi velieri”, imperdibile è una visita al suo Museo Marinaro “G. B. Ferrari”, dove tra modellini di imbarcazioni, dipinti, strumenti nautici e libretti di navigazione, è possibile ripercorrere e apprezzare la sua storia e la storia del suo mare.
Adagiato su un promontorio che si specchia nel golfo dell’Asinara, Castelsardo è uno borghi più suggestivi, gioiello dell’estremo nord della Sardegna, nelle terre di Sassari. Tra i borghi di origine medievale, sorge sulla cima del promontorio e, con il suo abitato, forma una cascata colorata.
Belle le viste e gli affacci sul mare, e ricco il suo patrimonio storico, con la cinquecentesca Cattedrale di Sant’Antonio, con la torre campanaria a picco sul mare circondata da una cupola in maiolica, che ospita il Museo Maestro di Castelsardo, e il Castello dei Doria, perfettamente conservato, sede del Museo dell’Intreccio Mediterraneo.
Da non perdere una sosta in Piazza Duomo e una visita al borgo tra molti altri tesori architettonici tra cui la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Palazzo Loggia, Palazzo dei Doria e Palazzo di Eleonora di Arborea.
Definita tra i tanti borghi sparsi in Italia la “piccola Venezia” delle terre ferraresi. Luce e colori contraddistinguono questa bella cittadina della pianura del Parco del Delta del Po, del quale è considerata la capitale.
Colori che si mescolano alla sua quiete, tipica dei borghi italiani, alla sua garbata genuinità, tra ordinati spazi urbani e la tranquillità dei suoi canali. E’ dal Ponte degli Sbirri che si gode la più bella vista di Comacchio: da una parte l’Antico Ospedale degli Infermi e dall’altra Palazzo Bellini e il celebre Trepponti, simbolo della cittadina.
Testimonianza dell’attività marinara di Comacchio è l’Antica Pescheria, edificio del XVII secolo, oggi sede del mercato giornaliero del pescato. Da vedere anche l’antica Cattedrale di San Cassiano, la Loggia del Grano e la Torre dell’Orologio.
Trai borghi più belli e colorati vi è Corniglia, arroccata su di una suggestiva scogliera. Antico borgo romano che vanta una lunga tradizione agricola, si raggiunge salendo la “Lardarina”, una scalinata di quasi quattrocento gradini, oppure la strada che sale dalla ferrovia.
Circondata da vigneti e terrazzamenti Corniglia regala incantevoli scenari. Da vedere la settecentesca piazza del Largo Taragio, con l’Oratorio di Santa Caterina, e la parrocchia di San Pietro, bellissimo esempio di gotico ligure, che custodisce un fonte battesimale del XII secolo, le statue degli evangelisti e il polittico diviso in spicchi raffigurante i Maestri.
Appoggiata sulla scenografica scogliera, Manarola è uno dei borghi marinari più pittoreschi del Mediterraneo. Immersa in un paradiso di vitigni e ulivi, una delle più belle delle Cinque terre è un tripudio di colori.
Fu sotto il dominio di Genova che conobbe un progressivo, importante sviluppo, divenendo uno dei principali centri di produzione di vino e olio. Nella parte bassa del borgo si possono ancora ammirare il vecchio mulino o frantoio.
Da vedere anche la trecentesca Chiesa di San Lorenzo, in stile gotico ligure, dall’interno barocco e dalla volta a botte, il trecentesco Campanile Bianco, antica torre di difesa e avvistamento, il quattrocentesco Oratorio dei Disciplinati della Santissima Annunziata e l’antico Ospedale di San Rocco.
E’ nel 1214 che nasce la comunità monterossina e si edificano le prime fortificazioni per difendere il borgo dalle incursioni saracene, il più imponente sistema difensivo delle Cinque terre.
Amato dal premio Nobel Eugenio Montale, che lo definiva paese roccioso e austero, asilo di pescatori e contadini, è, nella sua parte più antica, una fitta rete di stretti e intricati vicoli, dove sorge la duecentesca Chiesa di San Giovanni Battista, in stile gotico genovese, dalla bella facciata.
Da vedere anche la Chiesa di San Antonio del Mesco del 1335 e il convento dei cappuccini del XVII secolo. Sul promontorio che separa il centro antico dalla moderna e balneare Fegina si possono visitare il sistema difensivo, i resti del castello e la Torre Aurora.
Centro principale dell’arcipelago delle isole Ponziane, il borgo di Ponza è uno dei centri marinari più pittoreschi del Tirreno, animata dal via vai di barche, traghetti e motoscafi provenienti dal litorale laziale e non solo.
Mosaico di facciate colorate e bianche dominate dalla cupola della parrocchia dei Santi Silverio, patrono dell’isola, e Domitilla, è il capoluogo dell’isola che fu antico dominio romano, terra di conquista di turchi e saraceni, e spesso luogo di segregazione per gli oppositori dei fascisti.
Incantevoli gli scenari marini che regala Ponza e interessanti sono i percorsi escursionistici che proprio dall’abitato salgono alla volta delle alture circostanti, tra cui il Monte Guardia.
Come le vicine Cinque terre, Portovenere è patrimonio dell’umanità Unesco, così come le vicine isole Palmaria, Tino e Tinetto. Una concentrazione di piccoli tesori si concentrano in questo splendido borgo marinaro delle terre spezzine, dove a indimenticabili gite in barca tra le isole e panoramiche e rigeneranti passeggiate nei sentieri che la circondano, con affacci sul mare, si possono unire interessanti escursioni tra tanti tesori architettonici del borgo, famoso per la sua palazzata multicolore.
Imperdibile una passeggiata alla caratteristica Chiesa di San Pietro, punto forse più celebre del borgo, una visita al Castello Doria, oltre che alla Chiesa di San Lorenzo. Tra i luoghi naturali da vedere c’è la Grotta Arpaia, situata nei pressi dell’Isola di San Pietro.
Già durante il periodo romano, sul litorale di Positano, sorgevano splendide ville, mentre dall’inizio del Novecento divenne meta vacanziera di artisti, personaggi celebri e intellettuali.
Un luogo incantevole che nel tempo ha incantato milioni di turisti, che ancora oggi, giunti al suo cospetto, rimangono senza fiato. Vista dal mare appare come una piramide di case colorate.
Tinte che si mescolano con i differenti colori dei Monti Lattari, con il grigio argento delle sue spiagge a ciottoli e con il blu del suo mare. Perla del borgo è la Collegiata di Santa Maria Assunta, con la sua cupola in maiolica anch’essa multicolore, che custodisce al suo interno l’icona della Madonna Nera di ispirazione bizantina risalente al XVIII secolo.
I borghi del sud Italia lasciano sempre con il fiato sospeso.
Con una superficie comunale che ricopre completamente l’isola omonima, è un tripudio di colori. E’ divisa in nove contrade chiamate “grancìe”; Il caratteristico borgo di pescatori di Corricella, quello più antico di Terra Murata, poi Sant’Antuono, Sent’cò, San Leonardo, Santissima Annunziata, Sant’Antonio, Semmarezio e Chaiolella.
Da vedere la contrada marinara di Corricella, spesso scelta come set cinematografico e sede di alberghi e ristoranti, con le case color pastello, azzurre, verdi, rosa, bianche e gialle.
Pittoresche le sue tante scalinate, tra cui quella del Pennino, a due passi dalla Chiesetta di San Rocco, alla quale si uniscono palazzi storici in stile seicentesco con bellissimi giardini.
Riomaggiore, La Spezia (Liguria)
Tra i borghi delle Cinque terre, il borgo di Riomaggiore è stretto tra due ripide colline terrazzate, che in ripide balze raggiungono il mare. Quando vi si approda lascia senza fiato la sua palazzata variopinta, con le case costruite in verticale.
Nella parte alta dell’abitato merita una visita la trecentesca Chiesa di San Giovanni Battista, con pilastri in stili differenti e dalle porte gotiche.
Da vedere anche l’Oratorio di San Rocco, quello di Sant’Antonio Abate e quello di Santa Maria Assunta. Riomaggiore è una continua scoperta tra scorci pittoreschi, affacci sul mare e panorami colorati dalle acque e dalla vegetazione mediterranea che le fa da cornice.
E’ adagiata sulla sponda orientale del Lago di Como e guarda verso Bellagio, cuore del Lario, e Menaggio. Pittoresco borgo di pescatori, Varenna va esplorata e scoperta con lentezza, concedendosi romantiche soste sulle acque per godere dei riflessi dell’acqua e per calarsi nei colori delle sue case e nella pace dei suoi vicoli.
Alla parrocchiale di San Giorgio, dalla facciata arricchita da un grande affresco raffigurante San Cristoforo e dall’interno a tre navate che custodisce la preziosa “Deposizione della Croce” in sasso colorato, unisce splendide ville come Villa dei Cipressi e Villa Monastero, la frazione di Fiumelatte, che prende il nome dal brevissimo torrente dalle spumeggianti acque, e il Castello di Vezio, che domina l’abitato.
Compare come uno dei borghi fortificato ed efficiente base marittima dei marchesi Obertenghi. Dalla lunga tradizione marinara, Vernazza custodisce un orgoglioso passato di naviganti e condottieri, che nel 1170 combatterono al fianco di Genova contro i pisani.
Ideale arrivarvi via mare, entrando nel porticciolo racchiuso tra le case tinta pastello. Da vedere la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, citata per la prima volta nel 1318, gli antichi resti della cinta muraria, il Castello Doria, la torre d’avvistamento del XI secolo e la torre del Convento dei Padri Riformati di San Francesco. Di certo uno dei borghi da visitare senza tentennamenti.
Insomma, i borghi italiani sono tutti da scoprire per una vacanza targata made in italy.